L’eparina è un farmaco anticoagulante ben noto per i suoi effetti farmacologici anticoagulanti e antitrombotici. L’iniezione sottocutanea, rispetto all’infusione che si pratica in ambiente ospedaliero, ha emivita più lunga e fornisce una risposta anticoagulante più prevedibile. Il farmaco viene infatti iniettato nel grasso sottocutaneo dove un minore flusso sanguigno si traduce in un tasso di assorbimento più lento.
Iniezione di eparina: effetti collaterali
Tuttavia, questo tipo di somministrazione può causare esiti quali lividi, ematomi e dolore nel sito di iniezione. I lividi si verificano quando i capillari si rompono e sanguinano sotto la pelle e causano scolorimento della pelle. In alcuni casi il sanguinamento peggiora e provoca un gonfiore, ovvero un ematoma, che si verifica quando il sangue si accumula nell’area sanguinante. L’incidenza di ematomi e lividi, secondo gli studi è, rispettivamente, del 23% e del 53,6%. I lividi di solito persistono per un periodo superiore a una settimana, e poi scompaiono da soli e senza trattamento. Un ematoma, a seconda delle sue dimensioni, impiega invece più tempo.
Non si tratta di esiti gravi ma la comparsa frequente e diffusa di lividi ed ematomi nel sito di iniezione di eparina limita la scelta dell’area di iniezione successiva, senza contare che somministrare i farmaci in modo sicuro e migliorare il comfort del paziente sono obiettivi importanti. Ecco perché diversi autori, nel tempo si sono chiesti se esiste un modo per prevenire gli effetti collaterali dell’iniezione.
Parecchi studi hanno analizzato l’influenza di fattori come il cambiamento del sito di iniezione, l’applicazione a freddo, la dimensione della siringa, il calibro dell’ago, il volume del farmaco iniettato e la bolla d’aria nella siringa sull’incidenza di lividi, ematoma e dolore. Altri studi hanno hanno esplorato l’effetto della durata dell’iniezione sull’incidenza di lividi e dolore (2019), ma i risultati sono stati discordanti.
Esiste una durata ideale dell’iniezione?
Perché è importante capire in quanto tempo dovrebbe essere effettuata una iniezione di eparina? Molti pazienti devo effettuare la terapia anticoagulante per diverse settimane e pertanto il rischio di effetti collaterali è elevato.
Intuitivamente l’iniezione di eparina lenta rispetto a quella rapida dovrebbe ridurre il dolore e il rischio di ematomi e lividi durante l’iniezione effettuata con tempi lunghi. Questo perché la somministrazione lenta lascia maggior tempo ai tessuti sottocutanei di accogliere il volume di farmaco iniettato, con conseguente riduzione della pressione, della rottura e del sanguinamento capillari e del dolore in sede.
Una revisione imponente, che ha coinvolto in tutto 503 pazienti ha incluso studi randomizzati e controllati fino al 2020, confrontando gli effetti di diverse durate di iniezione di eparina su dolore, lividi ed ematomi, aggiornando così gli studi effettuati sullo stesso argomento.
Sono stati esclusi studi che in cui erano coinvolti pazienti trattati con altri farmaci anticoagulanti a causa del rischio aumentato di lividi ed ematomi. Allo stesso modo si è cercato di limitare altri fattori “confondenti”. Numerose cause infatti sono coinvolte nell’incidenza e nella gravità dei sanguinamenti sottocute, tra cui l’invecchiamento, l’assunzione di farmaci antipiastrinici, difetti dei vasi sanguigni, disturbi piastrinici, disturbi emorragici dovuti a una malattia epatica, a una carenza di vitamina K, a una condizione ereditaria.
Il criterio di confronto oggetto della revisione è stata la velocità di iniezione di eparina, considerando una velocità di 20 o più secondi come iniezione lenta e una velocità inferiore a 20 secondi come iniezione rapida.
Per quanto riguarda gli esiti, sono stati valutati l’intensità del dolore al sito di iniezione (misurata mediante varie scale del dolore), la dimensione del livido (misurata in base al diametro nel punto più largo e l’incidenza di lividi (numero di lividi più grandi di 2 mm²). Come esito secondario invece è stata valutata la dimensione dell’ematoma nel sito di iniezione (misurata in base al diametro nel punto più largo) e l’incidenza (considerando ematomi più grandi di 2 mm²).
La conclusione degli autori
I risultati di questa revisione suggeriscono che l’iniezione lenta è associata a una minore intensità del dolore 48 ore dopo l’iniezione e a una riduzione delle dimensioni dei lividi e dell’incidenza dei lividi 48 e 60 ore dopo. Tuttavia, nuovi studi con più partecipanti e un focus su diverse velocità di iniezione saranno utili per rafforzare il certezza di questi risultati. Inoltre, sono necessarie prove per valutare altri aspetti che potrebbero influire sugli esiti avversi, ad esempio differenti tipi di eparina somministrati, tipi di ago utilizzati, volume del farmaco iniettato, freddo applicato al sito di iniezione, parte del corpo scelta, tecnica di iniezione ed esperienza di chi la pratica.