Identikit di una malattia: l’embolia polmonare

Sensazione di fiato corto che impedisce una regolare respirazione, improvviso e senza una spiegazione, dolore toracico oppure tosse con espettorato sanguinante. All’erta se si manifestano questi sintomi e contattare subito il 118. Si può trattare infatti di embolia polmonare, come indica anche l’americana Mayo Clinic, Ospedale n.1 in USA e organizzazione non-profit per la pratica e ricerca medica, da sempre riferimento assoluto del mondo medico.

Le cause

A causare un’embolia polmonare è l’ostruzione di uno o più rami dell’arteria polmonare da parte di un embolo, cioè di un coagulo di sangue, escludendo così dalla sua funzione parte del polmone. Nella maggior parte dei casi, l’embolo arriva ai polmoni dalle vene profonde di una gamba o del bacino. Alla base c’è una trombosi venosa profonda degli arti inferiori: il coagulo si stacca, scorre lungo la circolazione del sangue fino al cuore e quindi all’arteria polmonare.

In casi assai più rari, a provocare un’embolia polmonare può essere una bolla d’aria, e questo può accadere a chi pratica uno sport subacqueo, oppure un embolo liquido, come per esempio il liquido amniotico durante il parto, oppure il midollo osseo in seguito a frattura di un osso.

I sintomi

I sintomi dell’embolia polmonare hanno un’intensità che può variare in base all’entità di polmone coinvolto e non funzionante, e alla presenza di altre malattie concomitanti. Sono sempre presenti la sensazione di fiato corto, che compare all’improvviso e peggiora con gli sforzi, il dolore acuto al torace, che si aggrava con l’inspirazione, coi colpi di tosse  e quando ci si china. Infine, si manifestano colpi di tosse, talvolta con espettorato sanguinante o striato di sangue.

Possono essere presenti anche altri sintomi come battito cardiaco rapido e irregolare, vertigini, sudorazione eccessiva, pelle umida ed esageratamente pallida, febbre, dolore o gonfiore alla gamba in caso di embolia polmonare causata da una trombosi venosa profonda. Non sempre l’embolia polmonare è sintomatica: in alcuni casi passa inosservata o viene scoperta accidentalmente. Sono questi i casi delle “microembolie” che escludono piccole parti del polmone, non riducendo in maniera sostanziale il processo di ossigenazione del sangue.

La cura

Inutile perdere tempo: di fronte a questi sintomi, bisogna chiamare subito il 118. Prima si interviene infatti e meglio è. La prima terapia è di attacco per alleviare la sintomatologia e consiste in somministrazione di ossigeno,  di liquidi, di vasopressori ed eventualmente di analgesici.

L’altra terapia importante è con anticoagulanti, cioè subito eparina e a seguire anticoagulanti diretti oppure warfarin. In casi selezionati, per i pazienti emodinamicamente instabili, può essere necessario lisare, cioè frantumare, il trombo mediante farmaci trombolitici. In situazioni particolari, si ricorre alle tecniche come l’embolectomia polmonare chirurgica che consiste nell’asportazione dell’embolo e  la trombectomia percutanea che prevede la frammentazione del trombo e aspirazione di frammenti.

I fattori di rischio

Gioca un ruolo avere qualcuno in famiglia che ne ha sofferto. Per questo, se ci sono dei precedenti, è bene parlarne col proprio medico per impostare un piano di prevenzione e di controlli. Possono inoltre essere causa di formazione di coaguli di sangue i periodi di immobilità prolungata, come ad esempio le degenze a letto per una frattura a un arto inferiore ed è per tale ragione che viene prescritta una terapia con eparina. Il rischio può esserci anche con i viaggi lunghi, sia in aereo, sia in auto o un altro mezzo di trasporto.

Ci sono poi alcune malattie che possono mettere a rischio la salute come le malattie cardiovascolari e in particolare l’insufficienza cardiaca, una malattia oncologica, la chemioterapia e terapie contro il cancro come tamoxifene e raloxifene, il Covid 19 in forma grave. Attenzione anche agli interventi chirurgici, una delle principali ragioni della formazione di coaguli: : qui, la terapia profilattica con eparina ha avuto il pregio di portare a una riduzione drastica della mortalità operatoria. In tutti questi casi, la terapia profilattica è con eparina.

Altri fattori di rischio da non sottovalutare possono essere il fumo e l’eccesso di peso, da soli oppure in associazione alla pillola contraccettiva a causa del contenuto in estrogeni.

Infine, anche durante la gravidanza può essere necessario stare all’erta, perché il peso del feto, premendo sulle vene del bacino, può rallentare la circolazione del sangue agli arti inferiori, con una maggiore probabilità di formazione di coaguli.

 

Per restare aggiornato su Embolia polmonare ed altri argomenti torna a visitare questa pagina e iscriviti subito alla nostra newsletter inserendo la tua email qui sotto:

Condividi:

Altri articoli

immagine che mostra una frattura malleolare

Eparina post frattura malleolo

Domanda Buongiorno sto usando inixha dopo frattura malleolo. Mi sono subito comparsi molti lividi. Ma dopo 14 giorni mi è comparsa una eruzione cutanea rossa

immagine che mostra la caduta dei capelli che può verificarsi come conseguenza dell'utilizzo di eparina

Reversibilità della caduta dei capelli

Domanda Buonasera, la caduta dei capelli, sotto assunzione di anticoagulante, è reversibile? Se smetto con l’assunzione del farmaco i capelli persi ricresceranno? Ringrazio per il