Enoxaparina nella chirurgia oculistica: nuove prospettive

La chirurgia oculistica ha raggiunto traguardi avveniristici. Tra questi la DMEK, acronimo di Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty, un tipo di trapianto di cornea che si concentra sulla sostituzione del solo strato interno danneggiato, chiamato endotelio, con tessuto sano da un donatore. In pratica permette di trapiantare solo le cellule della cornea danneggiate lasciando l’occhio intatto.
Una complicanza grave ma rara della DMEK è la formazione intraoperatoria di fibrina. Questa complicanza si gestisce in genere somministrando farmaci fibrinolitici. Tuttavia uno studio recente ha valutato l’utilizzo enoxaparina diluita in soluzione salina usata per irrigazione durante la chirurgia DMEK per prevenire la formazione di fibrina intraoperatoria.

Chirurgia oculistica: un nuovo campo di applicazione per l’eparina

Lo studio, “before-and-after”, ha valutato un gruppo retrospettivo, senza enoxaparina, per un totale di 129 occhi e un gruppo prospettico, con enoxaparina, per un totale di 136 occhi.
Si è voluto comparare l’ incidenza di formazione di fibrina, e le complicanze intra e post-operatorie.

I risultati sono stati molto incoraggianti:
l’incidenza di formazione di fibrina è stata del 5,43% senza l’eparinoide e 0% nei casi in cui è stato usato. Con l’utilizzo dell’anticoagulante per irrigazione non si è verificato nessun caso di sanguinamento intraoculare, né sono risultati alterati gli esiti visivi. Non è aumentato il rischio di complicanze e questo suggerisce che l’uso di questo farmaco può prevenire complicazioni costose come il fallimento del trapianto e la necessità di una seconda chirurgia, con potenziale risparmio significativo.

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